LE ALTRE STAGIONI 2020_

Le quattro stagioni ai tempi del COVID

PRODUZIONE
MSPD Studios e Arealive
COPRODUZIONE
Teatro Ristori
COMPAGNIA
Mvula Sungani Physical Dance Lab
ETOILE
Emanuela Bianchini
MUSICA LIVE
Erasmo Petringa
MUSICHE ORIGINALI
Erasmo Petringa
MUSICHE
Antonio Vivaldi
LUCI, COSTUMI, SCENE E MULTIMEDIA
MSPD Studios
COREOGRAFIE
Mvula Sungani ed Emanuela Bianchini
REGIA ED IDEAZIONE
Mvula Sungani
PRODUZIONE
MSPD Studios e Arealive
COPRODUZIONE
Teatro Ristori
COMPAGNIA
Mvula Sungani Physical Dance Lab
ETOILE
Emanuela Bianchini
MUSICA LIVE
Erasmo Petringa
MUSICHE ORIGINALI
Erasmo Petringa
MUSICHE
Antonio Vivaldi
LUCI, COSTUMI, SCENE E MULTIMEDIA
MSPD Studios
COREOGRAFIE
Mvula Sungani ed Emanuela Bianchini
REGIA ED IDEAZIONE
Mvula Sungani

Questa nuova creazione del regista e coreografo italo africano Mvula Sungani sottolinea la centralità della sua ricerca basata sulla rilettura e la trasfigurazione del mondo classico e della tradizione italiana. In quest’opera l’autore vuole indagare nuove possibili interpretazioni originali de Le quattro stagioni di Vivaldi e vuole contestualizzarle alle quattro stagioni ai tempi del Covid.

In questo nuovo progetto Sungani per la fase creativa ha al suo fianco l’ètoile internazionale Emanuela Bianchini che firma insieme a lui le coreografie e il m° Erasmo Petringa eclettico musicista partenopeo che firma le musiche originali.

La partitura di Vivaldi fornisce spunti di riflessione interessanti perché il quattro nella numerologia rappresenta la Terra e la concretezza, quattro sono le stagioni, quattro sono gli elementi dello zodiaco, quattro sono i punti cardinali, infine il quattro è un numero palindromo quindi rappresenta ugualianza.

Creando dei parallelismi, durante il Covid le stagioni assumono dei significati simbolici, l’inverno è l’incertezza, la primavera la chiusura, l’estate la libertà e l’autunno la speranza.

La struttura drammaturgica e coreografica come accade nelle quattro stagioni di Vivaldi si articola in “movimenti” che determinano la dinamica delle coreografie. Nell’opera il corpo è punto di partenza e punto di arrivo e tramite la physical dance, linguaggio coreografico contemporaneo, esprime, emoziona ed evoca.

La costruzione musicale parte dalle quattro stagioni interpretate da I Virtuosi italiani sapientemente fuse con le composizioni originali eseguite dal vivo dal m° Petringa che suona alternativamente quattro diversi strumenti fusi con l’elettronica allo scopo di unire la sfera razionale rappresentata dall’opera di Vivaldi a quella irrazionale composta dallo stesso artista partenopeo.

Questa nuova creazione del regista e coreografo italo africano Mvula Sungani sottolinea la centralità della sua ricerca basata sulla rilettura e la trasfigurazione del mondo classico e della tradizione italiana. In quest’opera l’autore vuole indagare nuove possibili interpretazioni originali de Le quattro stagioni di Vivaldi e vuole contestualizzarle alle quattro stagioni ai tempi del Covid.

In questo nuovo progetto Sungani per la fase creativa ha al suo fianco l’ètoile internazionale Emanuela Bianchini che firma insieme a lui le coreografie e il m° Erasmo Petringa eclettico musicista partenopeo che firma le musiche originali.

La partitura di Vivaldi fornisce spunti di riflessione interessanti perché il quattro nella numerologia rappresenta la Terra e la concretezza, quattro sono le stagioni, quattro sono gli elementi dello zodiaco, quattro sono i punti cardinali, infine il quattro è un numero palindromo quindi rappresenta ugualianza.

Creando dei parallelismi, durante il Covid le stagioni assumono dei significati simbolici, l’inverno è l’incertezza, la primavera la chiusura, l’estate la libertà e l’autunno la speranza.

La struttura drammaturgica e coreografica come accade nelle quattro stagioni di Vivaldi si articola in “movimenti” che determinano la dinamica delle coreografie. Nell’opera il corpo è punto di partenza e punto di arrivo e tramite la physical dance, linguaggio coreografico contemporaneo, esprime, emoziona ed evoca.

La costruzione musicale parte dalle quattro stagioni interpretate da I Virtuosi italiani sapientemente fuse con le composizioni originali eseguite dal vivo dal m° Petringa che suona alternativamente quattro diversi strumenti fusi con l’elettronica allo scopo di unire la sfera razionale rappresentata dall’opera di Vivaldi a quella irrazionale composta dallo stesso artista partenopeo.